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Tarocchi e floriterapia: riconoscere l’Ombra, abbracciare l’Ombra

[blockquote author=”Carl Gustav Jung, ‘Risposta a Giobbe'”]«[massima deve essere] La cura a che la luce che brilla nell’oscurità non solo venga compresa dall’oscurità, ma che essa stessa comprenda l’oscurità.»[/blockquote]

C’è un’ombra nascosta nella vita interiore di ogni persona, il fratello oscuro la chiamava Carl Gustav Jung, una tenebra psichica dove dimorano i nostri conflitti interiori e le nostre emozioni inespresse. Essa assume sembianza da un serraglio di archetipi, ciascuno riconoscibile attraverso le epoche e in ogni parte del mondo, personaggi molesti che dimorano – prosperi – nella nostra persona. L’Ombra è il sabotatore, il martire, la vittima, il dipendente, il sadico, il masochista, il despota, tutte le figure oscure che vessano le qualità più luminose della personalità umana.

tarocchi jung floriterapia
L’Ombra subita

L’Ombra rappresenta anche quei talenti latenti e quei tratti positivi che nel nostro cammino di vita sono stati, in un dato momento,  esiliati: talenti artistici, musicali, atletici o creativi. Una capacità non sviluppata, un sogno rimasto inespresso, una fantasia di ciò che avrebbe potuto essere – anche tutto questo confluisce nell’ombra personale, la parte smarrita di noi stessi.

Qualcuno potrebbe pensare (e molti di noi di fatto agiscono come se lo pensassero) che tanto vale lasciare l’Ombra dormiente, giacchè ogni processo di disvelamento può essere in varia misura doloroso. Ma tutto ciò che la compone interferisce pesantemente con la nostra vita, è un’onda direttiva le cui emanazioni arrivano molto più lontano di quel che riusciamo a vedere. Per esempio, quando l’aggressività viene esiliata nell’ombra, trascina con sè le capacità di leadership e di assertività. Quando nell’ombra si rifugia la paura del fallimento, i talenti e le abilità non sfruttate si condannano a un fato di perenne letargo.

Per incanalare nella nostra personalità i “personaggi” negativi, dobbiamo prima portarli nel nostro campo cosciente. Lavorare sull’ombra con i Tarocchi aiuta a venire a patti con le dualità dell’esistenza, mostrando come abbracciare l’oscurità, e insegnando a bilanciare nella propria vita la luce con l’ombra. L’intero mondo della psiche umana può essere tracciato utilizzando le 78 carte degli Arcani (le cui figure, tutt’altro che casuali, sono “discendenti dagli archetipi della trasformazione”, secondo Jung), con ciascuna carta a ricollegarsi a una differente qualità della nostra psicologia.

Quando riusciamo ad accettare di essere fatti al tempo stesso di luce e tenebra, la vita può iniziare ad acquistare un nuovo significato. Quando accettiamo le nostre nature duali, smettiamo di sabotare i nostri sforzi e impariamo a essere compassionevoli con gli altri e con noi stessi.

Il dono prezioso che i Tarocchi possono portarci è la consapevolezza, e dunque la possibilità di abbracciare l’Ombra. E quindi di cambiare, un cambiamento che può adesso avvenire perché ci è stato restituito il potere di scegliere. La scelta conduce alla guarigione e il dono della guarigione è la libertà creativa, cioè la libertà che crea.

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L’Ombra agìta: la libertà che crea

Questo lavoro tarologico si affianca perfettamente al lavoro con le essenze floreali (fiori di Bach e non solo).  Un sentiero di floriterapia del profondo che muovendo dalla rinnovata consapevolezza delle molte parti di un Sé ora frammentato consente di imparare a riunificarle in un Sé nuovo e più compiuto, che altro non è se non lo strumento della riconnessione al Sé Superiore o Anima che le esperienze dolorose della vita ci avevano sottratto.

I Tarocchi consentono all’interprete di disegnare una mappa, che la floriterapia permette di seguire passo passo disseppellendone i tesori.

E sono i personaggi dell’Ombra questi tesori, che vanno accolti e abbracciati. Negarli e respingerli (con qualunque strumento ciò avvenga: sforzo consapevole, ausili chimici o naturali, tecniche mentali) produce un effimero sollievo transitorio e non fa che acuire il dolore, moltiplicare il disagio e dare energia al serraglio oscuro di ciascuno. Invece interrogando tarosoficamente le nostre Carte possiamo chiederci: quali sono i messaggi veicolati dalla mia ombra? che cosa quest’ombra disperatamente cerca di far emergere per consentire la mia crescita personale? per spezzare il circolo vizioso del dolore?

Le risposte consentono la riscoperta della cosa più semplice ma più importante: la propria umanità. Questa comprensione genera la capacità di provare compassione, cioè la vera e serena accettazione che supera ogni frammentazione. Compassione che non può che estendersi a tutte le persone, a tutti gli eventi della nostra vita, e che diventa un agente formidabile di trasformazione e risoluzione.

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Come avviene materialmente il Lavoro dell’Ombra? In 3 fasi.

La prima fase è la scoperta dell’Ombra.
Si individuano con l’ausilio delle carte le zone oscure e isolate che vivono per conto proprio dentro di noi e influenzano le nostre vite. Che cosa nego? Che cosa mi genera ansia? Dove mi sento da meno? Esiste in me un nucleo di collera che non sono riuscita a liberare? Qual è il segreto che mi porto dietro e non riesco a liberare? Che cosa disprezzo di me?
In questa fase la floriterapia assolve al duplice scopo di favorire l’emersione e la comprensione dell’ombra e di metterci in condizione di sostenere e metabolizzare il flusso emozionale corrispondente.

La seconda fase è l’analisi specifica di ciascuna zona d’ombra emersa nella prima fase.
Si utilizzano i Tarocchi come una lente di ingrandimento per indagare tutte le sfaccettature dell’ombra emersa. Quali sono i conflitti interiori irrisolti? Quali sono le emozioni inespresse? Come il mio passato influenza il presente? Dove sono stata ferita? Cosa invoca attenzione? Cosa è stato trascurato? Cosa determinano nel qui e ora le ombra che giacciono dentro di noi? Di quali comprensioni abbiamo bisogno per comprendere la singola ombra?
Il lavoro con i fiori qui diventa più specifico e serve ad avviare l’elaborazione delle emozioni represse e irrisolte che stanno alla base e alimentano il conflitto interiore emerso.

L’ultima, la terza fase si concentra su ciò che l’Ombra ha da offrire. Lavorare adesso sui doni dell’ombra significa comprendere ciò che la guarigione delle condizioni dolorose precipitate nell’Ombra prime può offrirci. Però dal momento che come abbiamo detto prima nell’Ombra confluiscono anche le abilità che non abbiamo potuto sviluppare, il lavoro sui doni dell’Ombra significa focalizzarsi con speciale attenzione su queste abilità e capire cosa è necessario per esprimerle appieno.
Le essenze floreali sosterranno magnificamente questa prodigiosa catarsi.

 

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